Luna
Fenice luna madida di stelle
Inconsistente profondità piove
Dalla vostra maternità tagliente
O son forse io trafitto dal fulgore
Io che precipito ai piedi del mondo?
Nella notte posso disintegrarmi
Esservi giaciglio, seta sgualcita
Occhi di pozzo cui date acqua e vita
Sospesi tra il nero ed il blu infinito
Non li sentite? Nessuno ascolta lassù.
Ilaria Baroli - ximasx@hotmail.com
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