Ammazzando il tempo


Nascere, morire.
Tutto il resto è tempo

Con una sigaretta ammazzo il tempo,
il quotidiano ripetersi d'ogni azione.
Tutto procede, ripetendosi.
Da Eva fino all'ultimo uomo, come fosse un destino,
tutto si ripete dalla notte alla mattina:
gli stessi gesti, le stesse scelte, gli stessi peccati.
Nessun peccato è così originale.

Con una sigaretta ammazzo il tempo,
prima che entrambi ammazzino me.
Se potessimo, come i nati prima di Cristo,
avere il privilegio di fottere il tempo
nascendo prima della nostra morte.
Stare dalla parte negativa della retta temporale,
Condannando a morte la morte,
dicendo a chi se ne va: «Se muori t'ammazzo».
E come un anti-Amleto giunti all’ultima (s)cena,
poter dire ai vermi: «La mensa è finita, andate in pace».

Ma morto un tempo se ne fa un altro.

 

Orlandocurioso - orlandocurioso@inwind.it