Aleister Fahrni Il verme danzante
Sospiri. Ti appallottoli stringendo il cuscino,
mentre la stanza inizia girarti attorno sempre più in fretta. Mordi il cuscino. La luce, crudele, ti accoltella senza pietà. Ondate su andate di dolore. Chiudi gli occhi, per allontanarla, ma lei ti insegue anche dietro le palpebre chiuse. Anche così ti colpisce con i suoi aghi color arancio. Ti alzi e in qualche modo barcolli fino alla finestra. Chiudi le imposte e la penombra si mangia le coltellate. Tiri un tremante sospiro di sollievo, mentre ti appoggi alla parete. "Forse..." ti dici "forse mi lascerà in pace" E' quasi una supplica, un preghiera, ma
dio si deve essere distratto e il verme continua il suo festino. Si torce
e si tende dentro di te, facendo diventare i colori del mondo troppo forti
per essere sopportabili. I contorni della stanza si deformano progressivamente,
danzando al ritmo di una melodia che non puoi udire. Si fanno infinitamente
alti e asimmetrici, soffocanti e incomprensibili, come un quadro di Escher.
Mute geometrie cangianti, che si fan beffe di Euclide. “Lasciami andare, ti prego” implori in silenzio “cosa ti ho fatto? Perché mi tormenti?” I puntolini diventano macchie e poi figure, fantasmi luminosi che ti deridono. Sono una schiera infinita, tutta attorno a te, ed anche loro ballano al ritmo della loro follia. Il verme morde più a fondo e il dolore e talmente forte da spezzarti le ginocchia. Ti ritrovi in terra a torcerti, come se il tuo corpo dovesse seguire i comandi di quel figlio dell'Averno. Come se oramai non fossi che un balocco del Dolore. Senti ti tuoi muscoli tendersi sempre di più, mentre ti pieghi all'indietro come una arco pronto a scoccare una freccia. Anche il rumore delle lacrime, che scorrono
sulle tue guance, diventa una nuova forma di sofferenza. Il mondo intero sprofonda nelle tenebre, mentre un misericordioso silenzio si porta via i demoni ed il dolore. Aleister Fahrni - aleister_fahrni@hotmail.it |