Walter Catalano Howard
Phillips Lovecraft: del sublime immondo
Talvolta,
la cattiva letteratura riserva sorprese ragguardevoli: sorprese che spesso
travalicano l’ambito angusto dello stile per aprire vorticose e
inaspettate prospettive di ordine estetico o addirittura metafisico. [...] Lovecraft non poteva saperlo ma stava raccontando una storia vera. In quello stesso 1926, sull’altra riva dell’Atlantico, a Londra, un notevole pittore, Austin Osman Spare (1886 - 1956), veniva definitivamente emarginato dagli ambienti artistici britannici per le sue ostentazioni sataniche esternate in vari libelli e per la sua arte “degenerata” che ritraeva, streghe, sabba e spiriti elementali. Anche Spare, come Pickman, rifiutava l’etichetta di artista visionario - la critica aveva salutato i suoi esordi paragonandolo a Dürer, Blake e Beardsley – ma sosteneva di ritrarre semplicemente ciò che era capace di far apparire materialmente. In effetti il suo taglio pittorico è del tutto realistico: soprattutto i quadri del periodo tardo che ritraggono la Londra crepuscolare colpita dai bombardamenti della Luftwaffe, fanno pensare alla neue sachligkeit di Dix o di Grosz... Walter
Catalano - kahibit@alice.it |