Donatella Bartolomei e Danilo Mastropierro Nemico
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Dove sei nemico, che mi hai lasciato liquido ad annegare nel disgusto, dove l'odio non si coagula, frivolo a colorare di terra anemica la trasparenza della sorgente giunta stanca alle bocche. Riconosco smembrata la tua figura in sosia inquietanti incrociati e smarriti, creduti per un attimo te, ma che ti somigliano solo della somiglianza necessaria perché un umano non paia mostruoso. La tua mostruosità è la somiglianza violenta, l'identikit scartato che ti ritrae mai cancellato e segreto come impronta eterna sotto un tavolo. Nemico, sporgi dallo specchio nomade che incontra chi cammina deciso senza meta, sii fratello mio che nessuna madre può riconoscere, sii mio personale Caino nella famiglia umana, fa che da Abele, io commetta malvagità che mi renda di Dio la somma delusione, l'errore che lo uccida trapassandone bontà e verità. Nemico, io ti amerò per questo. Ti amerò per aver ospitato nel pozzo del tuo inferno il riflesso della luna nella notte più lunga del giorno.
Testi:
Danilo Mastropierro - danilomastro@hotmail.it
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