Girard, René, La violenza e il sacro, Milano, Adelphi, 2003. Presentazione
di Friedrich Lestat Des Esseintes In
quest'opera risalente al 1972, l'antropologo francese sviluppa la sua
precedente intuizione del desiderio mimetico nell'arduo tentativo di delineare
le origini dell'esistenza culturale umana che vengono fatte coincidere
con la nascita della religione. In quest'ottica assume un ruolo centrale
l'omicidio collettivo originario per mezzo del quale venne risolta una
crisi disgregativa; la religione si verrebbe a configurare come strumento
per ricordare e ripetere quell'evento istitutivo, attraverso (rispettivamente)
il mito e il sacrificio rituale. Meccanismo che viene protetto attraverso
“l'invenzione” del sacro, grazie al quale si imputa al divino
la responsabilità della violenza. Girard procede quindi attraverso
una ricerca etnologica e l'analisi della mitologia greca, alla ricerca
di elementi confermanti questa ipotesi per poi affrontare la teoria psicoanalitica
di Freud smascherando i suoi (presunti) errori e rivalutando la sua (snobbata)
opera etnologica Totem e Tabù. |