Baudrillard, Jean, La trasparenza del male. Saggio sui fenomeni estremi,
Milano, SugarCo, 1991.

Presentazione di Alessandro Chalambalakis
in Ctonia -1, Ottobre 2007.

La modernità è stata caratterizzata da una liberazione esplosiva in tutti i campi, afferma Baudrillard. Dopo la modernità viene il momento del trans. Il momento in cui ogni categoria è contaminata da tutte le altre: il trans-estetico, il trans-politico, il trans-sessuale, il trans-economico ecc.. Questa contaminazione rende ogni ambito sfuggente in quanto privato della propria particolarità, del proprio contesto di riferimento e del proprio referente. Tutto ciò genera incertezza ma paradossalmente, afferma Jean Baudrillard, tale incertezza deriva dalla scarsa presenza di negatività, di alterità e di zone d’ombra. Nei sistemi di positivizzazione totale e di desimbolizzazione totale che secondo l’autore francese si vengono a formare nella società contemporanea, il Male consiste semplicemente in quell’avversità negata, in quell’antagonismo in via di estinzione, in quella reversibilità non più considerata. «Siamo diventati molto deboli quanto a energia satanica, ironica, polemica», scrive. In questo senso, spiega Baudrillard, solo i fenomeni estremi possono ancora toccarci e suscitare in noi vera attenzione sociale e culturale. Solo i fenomeni estremi possono ridestare in noi quel principio del Male che è principio vitale di squilibrio, vertigine e seduzione che, in nome di una chirurgia estetica del negativo e di un’igienizzazione totale, abbiamo accantonato.