Baudrillard, Jean, La trasparenza del male.
Saggio sui fenomeni estremi, Presentazione di Alessandro
Chalambalakis La modernità è stata caratterizzata
da una liberazione esplosiva in tutti i campi, afferma Baudrillard. Dopo
la modernità viene il momento del trans. Il momento in
cui ogni categoria è contaminata da tutte le altre: il trans-estetico,
il trans-politico, il trans-sessuale, il trans-economico
ecc.. Questa contaminazione rende ogni ambito sfuggente in quanto privato
della propria particolarità, del proprio contesto di riferimento
e del proprio referente. Tutto ciò genera incertezza ma paradossalmente,
afferma Jean Baudrillard, tale incertezza deriva dalla scarsa presenza
di negatività, di alterità e di zone d’ombra. Nei
sistemi di positivizzazione totale e di desimbolizzazione
totale che secondo l’autore francese si vengono a formare nella
società contemporanea, il Male consiste semplicemente
in quell’avversità negata, in quell’antagonismo in
via di estinzione, in quella reversibilità non più considerata.
«Siamo diventati molto deboli quanto a energia satanica, ironica,
polemica», scrive. In questo senso, spiega Baudrillard, solo i fenomeni
estremi possono ancora toccarci e suscitare in noi vera attenzione sociale
e culturale. Solo i fenomeni estremi possono ridestare in noi quel principio
del Male che è principio vitale di squilibrio, vertigine e
seduzione che, in nome di una chirurgia estetica del negativo e di un’igienizzazione
totale, abbiamo accantonato. |