Maffesoli, Michel, La parte del diavolo. Elementi di sovversione postmoderna, Roma, luca sossella editore, 2003. Presentazione
di Alessandro Chalambalakis Questo
volumetto, la cui prima edizione francese è del 2002, è
estremamente chiaro ed immediato. Esplica benissimo intuizioni fondamentali
quali il legame tra riflessione nietzscheana, pensiero batailleano, concezione
tragica del mondo e saggezza demoniaca (termine con cui Maffesoli
indica «l’accento sull’interezza dell’essere,
anche nei suoi aspetti meno rassicuranti»). Il taglio filosofico-sociologico
di questo lavoro fornisce una lettura lucida di una svariata serie di
fenomeni culturali (a volte questa varietà è un po’
troppo varia; a tratti sembra che la linea unificante non sia poi così
chiara) che vengono inquadrati alla luce di una nuova sacralità
consistente in un recupero postmoderno di una visione dionisiaca del mondo.
La riflessione di Maffesoli mette in luce le analogie tra postmoderno
e premoderno, tra arcaismo e postmodernità e quindi su una certa
inattualità dell’attuale. È un libro veloce e dinamico,
ricco di spunti di riflessione e di elementi di originalità. Peccato
una certa superficialità e anche un certo moralismo che accompagna
la riflessione di Maffesoli: egli, nell’assimilare la conoscenza
occidentale unicamente all’antropocentrismo cristiano, non coglie,
a livello simbolico, come la stessa sfida prometeico-conoscitiva dell’uomo
sia spesso (ovviamente non sempre) più vicina ad una componente
razionale e dominatrice della saggezza demoniaca piuttosto che
sempre in continuità con quello che lui chiama il progressismo
giudaico-cristiano. |